domenica 7 aprile 2013

Il danzatore Yusupov



Uno che potrebbe riccordare benissimo Felix nelle righe che seguono
 Da quando l’hanno portato alla sua prima messa, si rese conto che la sua famiglia viveva secodno un calendario tutto loro, un calendario sfasato. Natale una settimana dopo, la pasqua a volte oltre due o addiritura tre settimane più avanti rispetto a quella cattolica. Ed ecco quindi perchè così spesso in collegio era portato ad avvicinarsi ai compagni di altre, “sfasate” religioni monoteistiche. Dunque tornare anche quest anno a Nizza per festeggiare la pasqua con la famiglia quasi un mese prima della loro, la Russo Ortodossa, gli sembro nuovamente contro natura. 


“Si David mi piacerebbe averti con noi, anche perchè io quest anno sono stato al Seder dei tuoi”
“ La tua ossessione con le religioni potrebbe farti diventare un maniaco del divino…sempre che tu non lo sia già. Mia madre non smette di ripetere come ti ha trovato  di primo impatto gelido e distante ma in realtà  alla fine del pranzo ti sentiva uno di famiglia.
“ E’ una psicoterapeuta David, le è parso lampante un qualche mio distrubo patologico e per amor tuo ha scelto di dargli una veste più romantica. Quindi si, rispondo ancora un’altra volta alla tua domanda di questa mattina: David sarei felice se tu fossi con me dalla Nonna, nei i giorni di pasqua. Ti aspetterò all’aerodromo, ciao”

Feliks si aggirava per la stanza dopo aver attacato la pesante cornetta di bachelite come in un trans. Solo lui sentiva la musica, inizialmente dondolava, e poi a passi lenti, in senso antiorario come se si tratasse della circumambulazione della Ka`ba, percorrse tutto il perimetro del salotto per ben tre volte. 


Il sole dalla finestra ancora con i denti di un inverno che vogliono mordere per l’ultima volta, era gentile con l’icona sul muro; è il rimasuglio di un passato funesto che legava la vecchia meggera con la sua Russia - Nonna Zenaida la più bella della Chiesa di S. Nicola di Nizza. 

il riflesso della Chiesa di S. Nicola di Nizza

La musica c’è ancora, forse I tamburi. Si ferma davanti all’icona, con un lieve inchino a mo dì uno scambio reciproco di saluti. Il saluto che tutte le anime nascoste nelle forme e nei corpi si scambiano in segno di mutua fratellanza.
Decide di sedersi, depone il pullover sfilatosi con la destrezza di uno spogliarelista per terra, appoggia la sua testa e .... si addormenta.

Lo squillo del telefono. 

“Hai ragione David, intendevo la stazione ferroviaria, chissà perchè ho creduto che tu debba arrivare dal cielo. In fondo strisciare per terra dentro un lungo serpente d'acciaio è sicuramente più sicuro”
“ Avrà certamente un senso questo che dici, vero Felix? E che io a volte trovo troppo da segaiolo mentale queste tue risposte, che sembrano maledetamente spontanee. O sei un fottuto genio, o un maledetto infelice. Il che mi ratrista perchè speravo di poterti portare un bricciolo di felicità.
“Mi ricordi l'orrario dell’arrivo per favore? Io non provo queste cose che dici, ma sono certo che questa pasqua sara una pasqua diversa dalle solite in casa nostra. A domani allora!”





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