sabato 4 maggio 2013

laissez-passer pour etrangers

Accadono anche certi anniversari curiosi: 20 anni di esilio. 
C'era una volta un leone al quale fu tolto il nome e il suo paese lo dichiarò "an étranger".






Le scimmie, una volta impossessatesi della corona, li diedero laissez-passer pour etrangers, di colore carta da zucchero ma di gusto amaro.





Senza più quel nome lungo e arzigogolato, con un documento di viaggio creato per lui ed altri 100 abitanti della savana iniziò il suo peregrinare.





Al confine un giandarme gli chiese: Nationalité?
Leone non sapeva più cosa rispondere.
Ce visage ne m'est pas étranger, si sentì dire da un alto funzionario vestito a festa. Ma si sbagliava. Doveva assomigliare a qualcuno di loro conoscenza solamente perchè tutti gli esiliati assomigliano a qualcuno di nostra conoscenza in quanto come i camaleonti possono mutare assumendo tonalità ed espressione simili ai loro ospiti.
Li faccia passare, sono dei vinti




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