domenica 16 dicembre 2012

alta velocità scoordinata

Leggo nell'articolo de La Repubblica a firma di Cristiana Salvagni: "IL MARTEDÌ meglio andare da Milano a Roma con il Frecciarossa, il mercoledì con Italo. Ma facendo attenzione, nel primo caso, a comprare il biglietto ferroviario di sabato o domenica; nel secondo caso, di martedì. E senza illudersi di aggiudicarsi tariffe stracciate anche al ritorno, perché sulla tratta Roma-Milano sono mosche bianche. È la giungla di indicazioni tra cui può barcamenarsi il viaggiatore ad alta velocità che voglia spostarsi tra le due città a 300 all'ora, ma spendendo poco."  
Già, una vera giungla! Sopratutto quanto riguarda le campagne promozionali, una cosa così non si era vista nenache durante le primarie del PD!
Per quanto ci insegna un qulunque manuale della comunicazione ("la campagna pubblicitaria ottiene risultati migliori rispetto a un insieme scoordinato di annunci, in quanto tutti i messaggi comunicano una stessa idea, sono ben coordinati tra loro e mirano a uno stesso obiettivo. Essendo i messaggi fondati su di una stessa idea di base, il ricordo del target group viene facilitato. I vari comunicati devono essere tra loro coordinati, ossia presentare elementi di somiglianza e di continuità..."), rimane sempre un dubbio amletico: "La pubblicità fa più danni della pornografia perché unisce l'inutile al dilettevole" (?!) di Enio Flaiano (che scriveva quei meravigliosi elzeviri - pezzi di critica letteraria o teatrale, oppure delle riflessioni erudite su un tema di attualità o di costume). Forse con questa idea o semplicemente perchè anche noi, convinti che gli ideali di una nazione si possano conoscere attraverso l'adv (parafrasando Norman Douglas, un'altro personaggio curioso della letteratura che finì la sua esistenza nel cimitero acattolico di Capri) abbiamo deciso di affrontare questo tema: "Alta velocità scoordinata", in un sabatto pomeriggio e durante un viaggio, in occasione di una delle riunioni del Club Quindicimaggio (gruppo influenzatore, guidato da Zebra, trottando su e giù per il Globo). Il risultato? L'ennesimo contributo da aggiungere all'eccessiva libertà d'espressione cha ha generato la più grande fase di decadenza del nostro secolo.

In una cucina meneghina: 
Cavalluccio Marino, interpete;
Leone, ripese e sceneggiatura



Sul treno Alta velocità, Siviglia - Madrid:
Cavalluccio Marino e le Ancelle della Sveva, interpreti;
Leone, riprese (un pò sbilenche;
Cavaluccio Marino & Minchietta Adorata, sceneggiatura.





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