Paesi che vai usanze che trovi o come direbbero gli americani Different folks, different strokes. Qulcosa di simile ha usato anche Kipling nel suo racconto "L'uomo che volle essere re" quando Daniel Dravot si rivolge al suo compagno d'avventura Peachey Carnehan parafrasando proprio quel detto "Different
races,...". Sia Kipling che Conrad vivevano a cavallo dell'800 e dell'900, in un epoca secodno Wolfgang Mommsen di "Dellirio Iperialista". Decenni in cui le potenze industriali si scattenano alla conquista delle terre ancora "inesplorate". A questa euforica corsa parteciparono esploratori, missionari, mercanti, militari...i conflitti di allora segnarono la sparitzione delle prime aree d'interesse economico delle potenze mondiali nella storia moderna. La repressione dei boxer in Cina ha sigilato l'attenzione verso quel immenso mercato asiatico, ancor oggi così attuale. I momenti di quel atto storico di pura euforia sono stati rappresentati bene da entrambi gli esponenti della scrittura di quel tempo, Conrad e Kipling, appunto. Quella positiva ed "ottimista" di Kipling e quella "scettica" di Conrad (un brittanico naturalizzato, di origine polacca che spesso rincorre all'uso delle crudele descrizioni dei colonizzati di Marlow: "Non erano uomini, non erano criminali, non erano nulla di terreno ormai - nulla salvo nere ombre" - Cuore di tenebra).
"buongiorno Leoncino!"
"buongiorno madre come stai? ti sento male"
"ah già, forse perchè sono sull'autobus, sto andando a trovare lo prozio Miklos a Fertőd (una città dell'Ungheria nord-occidentale nda), non se la passa molto bene, ma d'altronde chi di questi tempi può cantare "va pensiero sull'ali d'orate"?"
Ecco l'ennesima mala interpetazione di una grande aria cantata da soprani, contralti, tenori e bassi! Ma la matriarca di fatto è una donna che ha usato la lirica come fa la magior parte dei pubblicitari di oggi: tutto nelle sue mani diventa una colonna sonora da abbinari agli stati d'animo di matrice divulgativa.
"comprendo, dove ti trovi ora?"
"sul confine, siamo in coda. moooolta, tantissima neve! Ma.... posso dirti che più che Ungheria che conoscevo io, mi sembra di essere sulla route 66! (che poi lei non ha mai percorso nella sua vita e quelle poche visite newyorkesi diventavano momenti di puro studio urbanistico in quanto era un ingegnere edile/architetto) La colonizzazione dei nostri "Land" è un dato di fatto caro leoncino. Da qui a Düsseldorf tutte le fermate di ristoro sembrano i checkpoint charlie brandizzate compagnie petrolifere!"
"ma non stai andando da Miklos? Cosa c'entra Düsseldorf?"
"c'erto che si e certo che c'entra! Se la civilità di un paese debba essere regolata dalla estensione delle sue linee ferroviarie (ahhh ecco ora ripartira con il neo-colonialismo!) qui siamo ai livelli di Tanzania! Perchè mai uno debba usare ancora gli autobus, anche se apparentemente comodi con le latrine incluse, ma pur sempre con il pericolo della trombosi! Infatti mi sono presa un'aspirina per "sciogliere" il sangue prima di salire!"
"fatico a seguirti, mamma perdonami"
"ti faccio un esempio: in Bosnia, prima della guerra avevamo una linea ferroviaria pari a quella svizzera! (solite esagerazioni di una nostalgica) Tutta la federazione jugoslava era collegata dai binari in maniera eccelsa! (va bhe...) Oggi, causa distruzioni belliche le linee sono quasi inessistenti e il trasporto è quasi intermanete nelle mani degli autotrasportatori, lobby talmente potente che possano anche impedire, a volte, la ricostruzioni della rete ferroviaria. Dunque dimmi tu che differenza c'è oggi tra noi e un paese coloniale dei primi di 900'?!
te lo dico io! (manco il tempo di risponderle...) Gli inglesi ovunque arrivavano portavano la ferrovia, gli italiani invece prefferivano le strade...da noi arrivano gli supermercati tedeschi, le autostazioni firmate dalle compagnie petrolifere, ma rimane il fatto che questa nuova colonizzazione ha gli aspetti decisamente più deplorevoli rispetto a quella avvenuti nella storia! La violazione della sovranità, la spersonalizzazione della società, l'allienazione delle popolazioni...
... senta singor autista, forse ha inavvertitamente invertito l'aria calda e l'aria fredda, qui stiamo gelando! - Puzza?! Quale puzza buon uomo, cosa prettende che il suo mezzo odori di yardley lavender eau de toilette?! Qui siamo tutti dei contadini, non dica le idiozie e accenda questa stufa se non vuole una rivoluzione!"
Sorridevo, perchè cercavo di immaginare la scena alla quale assistivo via telefono: Mia matriarca, prodotto di un paese orgoglioso che non esiste più sulle cartine geografiche che incita alla rivoluzione mal capitati sopra un autobus che sta attraversando delle lande panoniche...
"mamma, non è caso di urlare, cerca di quietarti per favore"
video dal Film "Ko to tamo peva"
"...eh mi quieto mi quieto... sei come tuo padre tu, piuttosto che discutere o cercare di risolvere un problema vi chiudete in un guscio sperando che come per magia la soluzione dei problemi arrivi dal cielo! Qui dal cielo solo i fiocchi di neve e la speranza che una volta nella Comunità Europea quel vostro Drago (Draghi nda) ci tiri fuori dalla melma! Piuttosto, quando è che ti vediamo?
"eh lo sai anche tu che per arrivare da voi ci vuole più di un giorno di viaggio..."
Silenzio
"già, una serpe in seno ho allevato io! Usi le mie parole per giustificare il tuo totale disinteresse verso le tue origini biologiche! e' innutile...sei sempre più simile a tuo padre. spero al meno che tu non vada in giro con i pullover bucati e le camice lise, a volte sembra un vero barbone, più di quanto lo siamo davvero. E glielo ripeto continuamente: Martin, se mai dovessi finire in ospedale, cosa penseranno i medici? - Senta lo vuole accendere sto riscaldamento o devo dare fuoco ai giornali che tanto diocno sempre le stesse cose da anni?!?"
Certe cose non cambieranno mai. Paesi che vai, usanze che trovi? Forse, ma... esiste quella linea sottile tra un autobus balcanico e quello occidentale che è la speranza di arrivare in un luogo nuovo, un tempo nuovo o una era nuova che magari odori di un campo di lavanda trascurato dove non avrai pretese di tornare a fare il raccolto, ma l'intenzione di riprendere a seminare perchè allora il tuo cuore avrà un sussolto, e tu non gli risponderai dicendo: "forse dovrei vedere un cardiologo!?", ma... già i buoni propositi per un anno che sta per arrivare!
Buon 2013, intanto
dal film Quasi famosi
grammatica a parte, forse forse qui abbiamo un Conrad italiano?!
RispondiEliminaBM
woow!! troppa grazia, mi fa arrosire, grammatica a parte ;) nulla di tutto ciò, ma grazie, un gran bel complimento gentile BM!
Elimina