giovedì 8 novembre 2012

La casa sul fiume di Henry Mancini

La casa sul fiume (quella di destra)

Quel giorno in quella casa sul fiume capitò una cosa davvero unica. 
I primi giorni d’autunno proprio come accade in questi giorni, erano ancora caldi e le finestre del palazzo quasi tutte spalancate e rivolte verso il fiume. Al primo piano, sul davanzale trovai seduta la mia vicina Alma. Gamba penzolante, sguardo trasognato e il mento alto, girato verso le montagne. Dalla sua finestra usciva la Moon River, Breakfast at Tiffany's. Entrai nell’androne del palazzo e correndo come sempre, feci in fretta lunghissimo e sempre indifferente scalone fino al secondo piano e proprio mentre cercavo di staccare il mazzo delle chiavi dalla cinutura delle mie braghe (lo stile secondino era piuttosto in voga tra i teenager dell’urbe) si apri la porta del nostro dirimpettaio, prof Kohen. Usci fuori solo il loro gatto giallo, la porta rimase spalancata e …  e sentii in gola la corrente d’aria imbevuta di Scandalo al sole! 



Entrai in casa. La nostra era stranamente buia. Dalla stanza di mia madre arrivava dell'altra musica. Come quel felino giallo dei Kohen sgattaiolai dentro, e mi accovaccia accanto a lei, sul braciolo della poltrona di pelle verde. Stava guardando un film. 



“Ma è bellissima! Però anche questa parla d’amore” non mi rispose. Piangeva. 
A noi piaceva così tanto passare le domeniche pomeriggio a guardare i film nella sua stanza e…piangere.
“Per favore, mi dici, questa canzone, di chi è?”
“Henry Mancini, quello che ha scritto le musiche di Moon River, di Days of Wine, di Scandalo al sole …”
 Quel giorno il Cosmo e tutti gli abbitanti della casa sul fiume si erano messi d’accordo per farmi ascoltare la musica di Mancini. A me è capitato. 
Che mondo matto che era il nostro. 

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