lunedì 5 novembre 2012

Prima pagina. Diario di viaggio.


Sunday Sunset, Ipanema (Photo by Zebra)




Sono passati ormai dieci giorni da quando ho messo piede per la prima volta in Brasile. Neanche un attimo di queste 240 ore è andato sprecato. La vita che ho assaporato qui è impressa in me in maniera indelebile. I luoghi visitati, le persone conosciute, le strade, la musica, il colore verde degli alberi,  il rumore dell'oceano che di continuo infrange le sue onde sulla riva, hanno superato di gran lunga ogni mia aspettativa. Ho raccolto un'infinità di immagini, frasi, filmati che non vedo l'ora di condividere perché mai, nell'arco di questi giorni, ho smesso di pensare a queste pagine. 
A volte credo sia giusto vivere senza raccontare. L'intensità di ciò che ho conosciuto merita di poggiarsi sul mio cuore prima di volare via. Qui ho scoperto di avere una famiglia, ancora più estesa, ancora più esuberante di quella che possedevo già. Ho scoperto dei lati di me così nuovi da rivoluzionare ogni singolo aspetto della mia persona. Ho trovato risposte, cercato nuove soluzioni e più di ogni altra cosa ho osservato tutto ciò che si offriva al mio sguardo, senza risparmiare niente. 
Questo è un viaggio nato molto tempo fa, sotto forma di Desiderio. E' un viaggio di famiglia, qualcosa di personale e di fondamentale allo stesso tempo. Racchiude la storia di tre generazioni e vive nel presente con la soddisfazione di aver trovato un pezzo di puzzle mancante. Nessuna storia è mai veramente completa se non si ha l'occasione di avvicinarsi e il coraggio di ascoltare, di essere presenti. Sono felice di essere qui soprattutto per questo. 
Rio de Janeiro è strepitosa. La adoro! E New York ha ufficialmente una nuova rivale. Stesso colpo di fulmine: l'ho amata dal primo istante, senza provare ombra di dubbio. Più che arrivare è  stato come tornare in un luogo che già conoscevo. Eppure è la prima volta che mi scontro con i suoi sette milioni di abitanti dall'anima carioca, con questi infiniti chilometri di spiagge e con le montagne più verdi e affascinanti che una metropoli possa vantare. Da Ipanema a Lagoa, da Santa Teresa al Jardim Botanico, da Leblon a la Barra, da Bottafogo al Pao de Acucar, da Copacabana a Flamengo, da Lapa fino alle Favelas, oltre il Corcovado, oltre il Cristo Redentor, Rio de Janeiro è un abbraccio che ti stringe e non ti lascia più. 









2 commenti:

  1. Mi ha piaciuto molto quello che hai escrito. Tanti baci a te, cara cuginetta. Buon viaggio - Ignez

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  2. Grazie Ignez! Ci manchi molto! Ci sentiamo da ny. Tanti baci!!!

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