lunedì 1 ottobre 2012

La vita notturna degli alberi

 L'ALBERO INTRECCIATO
(IMMAGINE DI COPERTINA)



"Gli alberi del Mahalain si trovano nel profondo delle giungle più fitte e si sostengono l'un l'altro in un forte abbraccio. Si avvinghiano e si abbarbicano tenacemente. La corteccia del Mahalain è nota per la sua forza: i nostri antenati andavano a cercarla nel profondo della giungla per costruire case. Si dice che una casa ben costruita con la corteccia del Mahalain può durare cent'anni."

                       
                                               


Sono sempre stata fortunata con i libri ed è una fortuna che non cambierei con nessun'altra al mondo. Mi arrivano così, sono loro a scegliere me, me li ritrovo tra le mani quando scorro -guidata solo dall'istinto- gli scaffali delle librerie o mi appaiono come sogni in rete, visioni improvvise di piccole e potenti rivoluzioni che sempre si dimostrano capaci di sconvolgermi la vita. Così mi è apparso davanti agli occhi questo nuovo tesoro. E' arrivato qualche giorno fa a casa, imballato in una scatola di cartone, in compagnia di altri suoi simili (una ventina almeno). Insieme costituivano il risultato della mia ultima passeggiata su Ibs. Lui -però- spiccava magicamente tra tutti.

 Certi libri sono dotati di luce: un incontro con loro corrisponde sempre ad viaggio, ad una migrazione intellettuale, ad un alchimia interiore.

Poi, attirata dalla luce, l'ho afferrato tra le mani per liberarlo dalla confusione. Lì, ho avuto la conferma: si trattava di qualcosa di speciale. Sfogliandolo scoprivo qualcosa di ancora più prezioso: pagine di carta di seta, ruvide, pesanti, risplendenti di disegni stampati in serigrafia tradizionale e  rilegate a mano. Da togliere il fiato.

Certi libri hanno vene e sangue che vi scorre attraverso, hanno rughe, unghie, capelli e pelle con un suo preciso odore.

In questo  corpo cartaceo batte il cuore di diciotto alberi, ognuno con la sua storia, la sua leggenda, la sua magia. Disegnati per una ragione ben precisa senza prospettiva, lontani dal realismo,  hanno il potere di guidarci attraverso una metamorfosi fantastica, danza misteriosa e sacra in cui i tronchi si trasformano in occhi, i rami in creature misteriose, le radici in potenziale di vita. 


Certi libri sono carichi di silenzio. Aprono una strada che ci permette di camminare. Altre volte -invece- si tratta piuttosto di un varco, un superamento di confine; allora si può volare.

Bhajju Shyam, Durga Bai e Ram Singh Urveti sono gli artisti che hanno reso possibile questo miracolo. Tutti e tre fanno parte della tribù Gong dell' India centrale. Conoscono gli alberi, la loro notturna vita segreta, quel momento in cui si spogliano della vegetazione per esprimere il loro mondo interiore. 

Certi libri sono come un caleidoscopio. Guardateci dentro!



1 commento:

  1. ...Un giorno di tanto tempo fa ho guardato dentro una libreria e ci ho trovato te! Si dice trovi un amico trovi un tesoro...Io ho travato un'enciclopedia! Non di quelle che si vendono porta a porta,di quelle antiche e speciali che profumano di papiro e ti portano in giro per la Via Lattea o nel mondo preistorico tra anfibi e uova di lucertola.Confermo: le risposte giuste ti piombano giù dai ripiani impolverati, inizialmente non ci credevo, poi mi sono ricreduta!Grazie per avermi ricordato l'esistenza di questo interessantissimo libro!

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