martedì 2 ottobre 2012

L'airone che non prende il Viagra

 
Proprio oggi, la mia sorellastra via bbm (lo so anch'io detesto le sigle, le abbreviazioni, questi modi moderni di tenerci in contatto….ma cosa dico?! Se sono sempre li a pigiare I tasti del bb!) con molto entusiasmo, mi comunica che le piace da matti quello che scriviamo (grazie anch'io ti voglio bene!), che forse comprerà il libro sugli alberi (Zebra è sicuramente stata spinta dall’editore per fare ste cose. Mi vergogno per te!) e poi prosegue: "il figlio della Foca si bomba di Viagra, ha 27 anni!" il resto della nostra pigiatura dovrei andare a rileggerlo perché la mia mente -di mente ne ho una credo anch io- si è fermata lì, al Viagra27. Rientravo da un incontro organizzato dall’Assolombarda, avevo le cellule grige orientate verso i lidi meno ludici, ma il Viagra… 
Scendo dal treno, salgo sul taxi, leggo la targa del taxista, Fausto Brondolin (nome veneto credo, che stranamente non mi ha fatto pensare immediatamente allo Spritz) il quale appena mi seggo, esulta: “tutti nudi, smutandati, vergogna!” Ce l’aveva con quei due, seduti sul muretto del posteggio. Si accarezzavano, si toccavano, mentre lui rigonfio di liquido vitale gli urlava di coprirsi. Ecco: Viagra all'opera. Anche il cielo sopra Torino era di un azzurro farmaceutico.

Premetto di non aver mai condotto una vita da Monte Athos (ma sono due anni che cerco di andarci e quest' anno ero molto vicino: a Mykonos), di aver perso molte occasione per mettere in movimento le mie ghiandole sudorifere e non solo, e così mentre sfogliando i pensieri come la rassegna stampa dei giorni passati, arrivo in studio e googlo VIAGRA. Non so come ma questo balordo motore di ricerca mi fa uscire il seguente articolo de La Repubblica:“Roma - Quelli che non lo fanno e dicono di vivere bene così. Dopo che il New York Times, ha squarciato il velo sulla comunità degli asessuali pubblicando le loro storie personali, anche in Italia qualcosa si muove. La sezione italiana dell'Asexual visibility and education network - Aven, ha aperto un forum su internet, unico spazio, fino ad ora, dove hanno potuto incontrarsi e confrontarsi tutti quelli che del sesso proprio non ne vogliono sapere....Vi chiederete, dunque, perchè simili individui abbiano bisogno di associarsi e cosa vogliano reclamare." Questo lo spiega l'amministratrice del forum, sulla trentina, del nord Italia che in rete si presenta come la Vedova Nera:"I problemi nascono, per gente come me, in quanto la società intera pone alla sua base il sesso, da sempre, e lo propone in ogni contesto. L' idea che ci possa essere una persona che rifiuta il sesso offende la sensibilità comune al punto che un ipotetico "asessuale", secondo un sondaggio, viene definito come "una non-persona". Senza menzionare le implicazioni religiose".

Perdoni gentile (S)Brondolin se ora, alcune ore dopo, interpreto il tuo urlo in questa maniera: mi domando cosa mai avrà provocato in te quella reazione “gonfia” di sdegno? Sarà stata un'altra reazione al così detto “mondo sessocentrico” in cui si dice noi viviamo, o il fatto “di poter dire liberamente di essere BX, AX, GX, LX, TX o quant'altro senza essere deriso”? Anche se mi sono sempre chiesto perchè quello che uno fa sotto le lenzuola - ammesso che uno lo faccia a questo punto - deve diventare lo stendardo da portare in processione per le vie e le piazze? Ma gli stendardi - si sa - nascono per motivi vari: c'è chi scrive che sono insegne che contraddistinguevano i reggimenti di cavalleria, ma io preferisco un'altra definizione, quella botanica che li vede come petalo superiore della corolla, nelle specie della famiglia delle Papilionacee. Quindi: farlo, non farlo, strafarlo? Ma bisogna parlarne? O disegnarlo, fotografarlo facendolo o liquidarlo come  scriveva il predecessore della Signora Vedova Nera, “...lord Chesterfield che, rivolto al figlio, liquidava l'amplesso: La posizione è ridicola, il piacere effimero, la fatica tanta."
Ed ora mentre cerco di ripercorre il pomeriggio (l'Assolombarda - una poesia che stavo traducendo sul treno abbastanza innerente ora che ci penso - Sbrondolin - la Vedova Nera e tutto annaffiato di Viagra) non penso che al mio cartone animato preferito, uno dei primi della mia vita. Racconta di un amore impossibile, tra un airone e una gru. Un airone che non prendeva il Viagra. 

 
 

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